sabato 28 maggio 2016

Saggistica: E L'UOMO INCONTRO' IL CANE di Konrad Lorenz.


TITOLO: E l'uomo incontrò il cane
AUTORE: Konrad Lorenz
EDITORE: Adelphi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 25 gennaio 1977
PAGINE: 124
PREZZO DI COPERTINA: 10€
PREZZO EBOOK: 4,99€
ISBN-10: 8845901637
ISBN-13: 978-8845901638

SINOSSI: ( dal sito di Adelphi ) A Konrad Lorenz è stato conferito il Premio Nobel 1973 per la medicina in riconoscimento della sua opera fondatrice di una scienza che rivela sempre più la sua enorme portata: l’etologia. Ma Lorenz non è soltanto un grande scienziato: pochi libri hanno affascinato così tanti lettori in questi ultimi anni come le storie di animali da lui magistralmente raccontate nell’Anello di Re Salomone. Ora, in E l’uomo incontrò il cane, il lettore troverà una sorta di proseguimento di quelle storie, tutto dedicato all’animale che più di ogni altro crediamo di conoscere e sul quale però tante cose abbiamo da scoprire – il cane. Lorenz ci guida qui innanzitutto verso le origini dell’«incontro» fra l’uomo e il cane, quando il rapporto era piuttosto con i due, assai differenti, antenati dei cani attuali: lo sciacallo e il lupo. Queste origini lasciano le loro tracce in tutte le complesse forme di intesa, obbedienza, odio, fedeltà, nevrosi che si sono stabilite nel corso della storia fra cane e padrone. Spesso ricorrendo a dei casi a lui stesso avvenuti, Lorenz riesce in queste pagine a illuminare rapidamente tutto l’arco della «caninità» con la grazia di un vero narratore, con la precisione e la sottigliezza di uno scienziato che ha aperto nuove vie proprio nello studio di questi temi, con la fertile intelligenza di un pensatore che, attraverso le sue ricerche sugli animali, è riuscito a porre i problemi umani in una nuova luce.

LA MIA OPINIONE: l'autore ripercorre la storia dell'addomesticamento del cane, dal pleistocenico fino al neolitico. In origine vi era lo sciacallo dorato, che seguiva l'uomo, allora ancora nomade, durante le sue battute di caccia per ricavarne resti di selvaggina.
Tra paleolitico e neolitico l'uomo ha ormai la sua dimora stabile sulle palafitte e il cane era già un animale domestico, detto "cane delle torbiere", simile al pomerano, ma sempre discendente dallo sciacallo dorato.
Seguono trattazioni e consigli sull'allevamento e addestramento dei cani, le cause della loro fedeltà e dei loro comportamenti, il tutto correlato dalle personali esperienze dell'autore con i propri animali.

Se amate i cani, non potete non leggere questo libro, anche se è stato scritto quasi 40 anni fa. Mi hanno colpito soprattutto le storie legate ai vari cani avuti dall'autore, ai loro legami e comportamenti, sia con l'uomo che tra di loro.
Ma la cosa che mi rimarrà impressa, e lo ricorderò per sempre, anche quando finalmente avrò la possibilità di avere un cane, è che i loro sentimenti, il loro amore verso i padroni sono ben superiori ai nostri nei loro confronti. Loro darebbero la vita per noi. E noi? Noi faremmo lo stesso per loro?

DAL LIBRO: "Quando Dio creò il mondo, deve aver avuto ragioni ben imperscrutabili per dare al cane una vita cinque volte più breve di quella del suo padrone"

L'AUTORE: ( da Wikipedia ) Konrad Zacharias Lorenz (Vienna, 7 novembre 1903 – Altenberg, 27 febbraio 1989) è stato uno zoologo ed etologo austriaco. È considerato il fondatore della moderna etologia scientifica, da lui stesso definita come «ricerca comparata sul comportamento» (vergleichende Verhaltensforschung).
Nel 1973 la sua attività trova coronamento con l'assegnazione del Premio Nobel per la medicina e la fisiologia (condiviso con Nikolaas Tinbergen e Karl von Frisch) per i suoi studi sulle componenti innate del comportamento e in particolare sul fenomeno dell'imprinting nelle oche selvatiche.
Lorenz deve tuttavia gran parte della propria popolarità alle opere di divulgazione scientifica. Pioniere dell'ambientalismo, si è inoltre occupato per tutta la vita di filosofia, specialmente nel campo gnoseologico (teoria della conoscenza), contribuendo alla fondazione dell'epistemologia evoluzionistica ed elaborando un'interpretazione biologica e filogenetica dell'apriorismo kantiano.


2 commenti:

  1. Ciao Lucia! Ho visitato un pò il tuo angolino e ho trovato letture molto interessanti e diverse dal solito, tanti spunti di lettura e curiosità! Mi sono unita ai tuoi lettori e ho inserito il tuo blog nella mia pagina delle affiliazioni! A presto, Rosa!

    RispondiElimina